“L’idea è quella di offrire un servizio specialistico orientato al benessere psicologico e all’intervento nel campo dell’autismo”

Differenza psicologo e psicoterapeuta

Che differenza c’è tra psicologo e psicoterapeuta

Nel linguaggio comune i termini “psicologo” e “psicoterapeuta” vengono spesso utilizzati come sinonimi, ma tecnicamente questi hanno significati e ruoli differenti. Proviamo a fare un po’ di chiarezza e vediamo che differenza c’è tra queste due professioni.

Lo psicologo

Lo psicologo è un professionista della salute laureato in Psicologia.

Può esercitare la professione di psicologo e definirsi tale solo colui che, dopo il corso di laurea in psicologia, ha effettuato un tirocinio della durata di un anno e a seguito del superamento dell’esame di Stato ha eseguito l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi.

Questa professione, come quella medica, è regolata dal codice deontologico, il quale ne definisce i doveri ed i limiti. Gli obiettivi di un percorso psicologico possono essere la promozione del benessere della persona e il miglioramento della capacità dell’individuo di comprendere se stesso e gli altri.

Tra le competenze dello psicologo ci sono collaborazioni in ambito clinico e privato, interventi rivolti al singolo, al gruppo e alla comunità. Questo professionista, tuttavia, a meno che non sia specializzato e abilitato alla psicoterapia, non può trattare disturbi psicologici o psichiatrici. Lo psicologo non può prescrivere farmaci, utilizza come strumento principale il colloquio clinico

Questa figura professionale può fare diagnosi, suggerire adeguati percorsi di trattamento, offrire consulenza e supporto psicologico a chi presenta un disagio o un problema che non configuri i sintomi di un disturbo psicopatologico.

Lo psicoterapeuta

Lo psicoterapeuta si occupa della cura dei disturbi psicopatologici. Possono essere abilitati all’esercizio della psicoterapia i laureati in psicologia o medicina con una formazione specialistica presso scuole di specializzazione universitaria o riconosciute dal MIUR.

Il titolo di psicoterapeuta è dunque aggiuntivo rispetto a quello di psicologo o medico, prevede un percorso di studio pari a 4 anni e un tirocinio pratico sotto la guida di psicoterapeuti esperti.

Nell’ambito della psicoterapia vi sono molteplici approcci differenti, dalla tradizionale psicoanalisi, alla terapia sistemico-familiare, fino alla più moderna terapia cognitivo-comportamentale. Quest’ultima è la più diffusa attualmente e vanta una mole di prove scientifiche a supporto della sua efficacia.

Che cos’è la psicoterapia cognitivo-comportamentale?

La psicoterapia cognitivo-comportamentale è una forma di psicoterapia che si basa sulla stretta relazione tra pensieri, emozioni e comportamenti: ciò che pensiamo, e poi facciamo, influisce su quello che proviamo.

In generale la psicoterapia (dal greco “cura dell’anima”) è una disciplina applicata che utilizza la conoscenza psicologica al fine di migliorare la qualità della vita dell’uomo. Nel caso della psicoterapia cognitivo-comportamentale la conoscenza delle emozioni viene usata per studiare e comprendere il perché di un dato comportamento al fine di aiutare la persona a ridurre la sofferenza emotiva e a raggiungere i propri scopi di vita.

Ognuno di noi ha modalità tipiche di pensare e agire e quando siamo preoccupati o angosciati possiamo cadere in circoli viziosi di pensiero o di comportamenti che prolungano la sensazione dolorosa. Spesso non siamo consapevoli dei nostri “schemi”, la psicoterapia interviene indentificando e cambiando queste nostre abitudini dannose.

Differenze tra psicologo e psicoterapeuta

Riassumendo possiamo evidenziare le differenze con una tabella più chiara.

PsicologoPsicoterapeuta
Titolo: laurea in PsicologiaTitolo: laurea in Psicologia o Medicina
Occupazione: valutazione dei bisogni e della promozione del benessere in termini psicologiciOccupazione: trattamento dei disturbi psicopatologici attraverso il colloquio clinico e altri strumenti
Terapia: solo tramite colloquio psicologico e altri strumenti quali test, questionari e osservazioneTerapia: le modalità di intervento, gli strumenti usati, la durata della terapia dipendono dall’approccio usato dal singolo professionista e dall’obiettivo terapeutico
Albo: Iscrizione all’Ordine degli Psicologi regionaleAlbo: Iscrizione all’Ordine degli Psicologi regionale o quello provinciale dei Medici

A chi rivolgersi

In presenza di un disagio può essere utile rivolgersi inizialmente allo psicologo con cui valutare la natura della problematica e l’intervento più adeguato (consulenza psicologica, psicoterapia e/o di una consulenza psichiatrica).

Anche lo psicoterapeuta mira ad aumentare il benessere psicologico alla persona. L’intervento dello psicoterapeuta mira a ridurre lo stato di angoscia del paziente, agendo sui meccanismi psichici e comportamentali sottostanti al problema. Sarà lo specialista a indicare se e quando un disturbo psichico influisce negativamente sul funzionamento della persona tanto da richiedere una collaborazione con il medico psichiatra.
Psichiatra e psicoterapeuta possono quindi lavorare insieme, ciascuno con le proprie competenze per raggiungere un obiettivo comune, ovvero quello di ristabilire all’interno della persona un equilibrio, sia fisiologico che psicologico, affinché questa possa esprimere tutte le sue potenzialità.

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